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Fichier:Flash elettronico, automatico e manuale, a batterie - Museo scienza tecnologia Milano 13109.jpg

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flash elettronico, automatico e manuale, a batterie - Cullmann C28.   (Wikidata search (Cirrus search) Wikidata query (SPARQL)  Create new Wikidata item based on this file)
Auteur
Cullmann (costruttore)
Titre
flash elettronico, automatico e manuale, a batterie - Cullmann C28.
Description
Italiano: Flash fotografico di forma parallelepipeda, in materiale plastico nero La parte superiore è costituita da un altro parallelepipedo disposto trasversalmente in cui è alloggiata la lampada, rivolta frontalmente. Sotto alla lampada è presente una fotocellula Sulla parete posteriore si trovano alcuni comandi d'uso: l'interruttore di accensione con la spia di pronto lampo (che indica quando il flash è pronto da usare ovvero quando il condensatore si è caricato), un selettore per la modalità d'uso (automatico, manuale), due tabelle che indicano, al variare della sensibilità della pellicola impiegata ( da 50 a 1600 ISO), le aperture del diaframma consigliate (da f/2,8 a f/22) a seconda della distanza di ripresa (da 1,2 a 40m, oppure da 4 a 130ft) Lateralmente è presente il vano porta batterie, coperto da uno sportello in plastica Sotto è presente lo zoccolo per l'innesto a slitta sull'apparecchio fotografico con rotella per il fissaggio Caratteristiche tecniche:numero guida: 28 a 100 ISOtempo di ricarica: 8sec con batterie alcalino manganesenumero di lampi: circa 220 con batterie alcalino manganesedistanza d'illuminazione a 100ISO con obiettivo di focale 35mm: gamma 0,8-7m, con apertura f/4; gamma 0,6-3,5m, con apertura f/8durata del lampo: 1/1000-1/30.000 sec
Funzione

Inserito su un apparecchio fotografico, emette lampi di luce per un breve intervallo di tempo, in sincronia con il periodo di apertura dell'otturatore Utilizzato in condizioni di luce insufficienti, per abbreviare tempi di esposizione eccessivamente lunghi con conseguente rischio di mosso, per fotografie in controluce.

Modalità d'uso

Inserito il flash nell'apposito hot shoe dell'apparecchio fotografico, si accende premendo l'apposito pulsante Quando il flash è pronto per lo scatto, ovvero quando il condensatore che genera l'accensione, si accende l'apposita spia luminosa Si imposta la velocità di scatto dell'otturatore e la sensibilità della pellicola In modalità automatica, il circuito elettronico assicura automaticamente la corretta esposizione con due tipi di diaframma (f/4 ed f/8). La fotocellula misura durante il lampo, la luce riflessa dal soggetto e determina l'intensità luminosa del lampo stesso e segnala i diaframmi di uso In modalità manuale l'apertura del diaframma dipende dalla distanza di ripresa del soggetto e, per il calcolo, si utilizza l'apposita tabella sul retro del flash Quando si scatta l'otturatore dell'apparecchio fotografico, il flash fornisce una luce intensa di breve durata. L'intensità è costante e, in base alla distanza di ripresa, si deve regolare l'apertura del diaframma o viceversa Questo flash ha numero guida 28 (con pellicole da ISO 100). Il numero guida indica l'intensità della luce flash e permette di determinare l'apertura corretta per l'uso con il fash, facendo il rapporto tra numero guida e distanza soggetto-flash.

Notizie storico-critiche
Prima della nascita delle lampadine flash, i flash per la fotografia erano realizzati con polvere di magnesio che bruciava, grazie all'innesco di una scintilla, generando un lampo di luce molto intenso. Nel 1925 Vierkötter inventò la prima lampadina flash usando polvere incendiaria inserita in un bulbo in vetro in cui era fatto il vuoto, accesa da un filamento di lampadina (lampadine flash a combustione). In questo modo si risolveva il fastidio del fumo e della polvere di ossido di magnesio causati dalla fiamma in atmosfera libera Inizialmente le lampadine flash erano singole e usa e getta, realizzate con bulbi di lampadine vere e proprie, con diversi tipi di innesco (a vite, a baionetta, ecc) e spesso potevano essere pericolosi da usare La diffusione delle pile a secco aprì la strada ai primi flash ad accensione elettrica Il flash deve essere sincronizzato con l'apertura dell'otturatore. Nei primi flash la sincronia veniva realizzata manualmente facendo scattare il flash e contemporaneamente l'otturatore Grazie all'invenzione dei contatti hot shoe inseriti sugli apparecchi fotografici è diventata possibile la sincronizzazione del flash con lo scatto dell'otturatore.
Date entre 1980 et 1990
date QS:P571,+1950-00-00T00:00:00Z/7,P1319,+1980-00-00T00:00:00Z/9,P1326,+1990-00-00T00:00:00Z/9
Technique / matériaux metallo
Dimensions hauteur : 115 cm ; largeur : 7 cm
dimensions QS:P2048,115U174728
dimensions QS:P2049,7U174728
Poids : 160 g
institution QS:P195,Q947082
Numéro d’inventaire
13109
Références
  • Hedgecoe J. (1976) Fotografare : tecnica e arte, Milan, pp. 232−233
Source / photographe Catalogo collezioni (in it). Museoscienza.org. Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci, Milano.
Autorisation
(Réutilisation de ce fichier)
w:fr:Creative Commons
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actuel21 mai 2016 à 09:27Vignette pour la version du 21 mai 2016 à 09:271 280 × 853 (242 kio)Federico Leva (WMIT){{ICCD TRC | institution = {{institution:Museoscienza}} | permission = {{cc-by-sa-4.0}} | RSR1 = Brenni, Paolo | CTP = Industria, manifattura, artigianato | AUT1R = costruttore | AUT1N = Cullmann | CMPD = 2009 | INV1N = 13109 | CTC = hot shoe | AUT...

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